Regolamenti di Accesso
Orari Visite
Le visite sono liberamente consentite durante l’arco della giornata. Le aree privilegiate di incontro tra ospite e famigliari sono quelle dei soggiorni al piano terra ed al terzo piano. Si invitano parenti ed amici a non soggiornare con i propri congiunti, nelle camere o nelle aree di ristoro, prima delle ore 8.00 e dopo le ore 20.00. E’ vietato, altresì, accedere alle sale da pranzo durante il consumo dei pasti per motivi di ordine igienico e per evitare disturbo ai commensali. Il direttore sanitario può autorizzare, in casi particolari, visite dei parenti al di fuori degli orari prescritti.


Modalità di Accesso
Per poter usufruire di posti accreditati dal Servizio Sanitario Regionale occorre presentare, presso la segreteria della RSA, la domanda d’inserimento (Modello unico per l’inserimento nei posti accreditati delle Residenze Sanitarie Assistenziali della Provincia di Sondrio) debitamente compilata nella parte anagrafica dal Richiedente o da un proprio delegato (Amministratore di Sostegno o Famigliare di riferimento o Assistente Sociale) e dal Medico di medicina generale o da altro Medico curante, nella sezione sanitario-assistenziale. Nella stessa domanda può essere indicata la richiesta d’inserimento nelle liste d’attesa di altre RSA della Provincia di Sondrio. Posizione della lista d’attesa della RSA Costante Patrizi corrisponde al seguente ordine di priorità:
1. residenza nel comune di Ponte in Valtellina;
2. priorità assoluta segnalata dal Servizio Fragilità dell’ATS: persone in stato vegetativo od affette da SLA o malattie del motoneurone. Anziani non autosufficienti la cui gravità clinico-assistenziale e/o le compromesse condizioni socio-abitative impediscono la permanenza o il ritorno, dopo un periodo di ricovero presso una struttura socio-sanitaria, al proprio domicilio;
3. situazione di ricongiungimento fra due persone conviventi;
4. residenza nel mandamento di Sondrio;
5. residenza nella Provincia di Sondrio;
6. residenza in Regione Lombardia;
7. livello di fragilità del richiedente secondo la metodologia SOSIA (DGR n°7433/08) e ricavata dal modulo unico per l’inserimento sopra descritto;
8. Anzianità anagrafica del richiedente.

Dalla metodologia SOSIA derivano otto (8) liste d’attesa (sia per uomini che per donne), ciascuna delle quali riconoscere una composizione riprendente tutti i criteri di cui sopra.


Scelta del candidato all'ingresso su posti accreditati
Gli accessi in RSA vengono determinati autonomamente dalla Presidenza dell’Ente, sentita la Direzione, sulla base delle condizioni socio-psico-sanitarie e della compatibilità ambientale degli anziani richiedenti, ricorrendo ad una delle otto liste d’attesa indicate nel precedente paragrafo. Le “priorità assolute” segnalate dal servizio per la Fragilità dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) prevedono, sempre compatibilmente con la tipologia di posti letto (uomo/donna) resosi libero e la compatibilità delle condizioni psico-sanitarie del richiedente al contesto residenziale, un accesso diretto senza ricorso alle liste d’attesa.
Per l’ammissione su posti di sollievo, la domanda di inserimento (Modello - Domanda di ammissione su posti di sollievo) va presentata presso la RSA, compilata nella parte anagrafica ed in quella sanitaria. Il criterio unico di composizione della lista d’attesa su posti autorizzati di sollievo è rappresentato dall’ordine cronologico di presentazione della domanda.


Accoglienza
Chiunque lo desideri può visitare la struttura e conoscere l’organizzazione delle attività, previo accordo con il Direttore o suo delegato che è incaricato di seguire questa fase e di accompagnare i visitatori. Prima dell’inserimento in RSA l’équipe incontra, quando possibile, l’Ospite e i propri famigliari o referenti (Amministratore di Sostegno, Tutore) per raccogliere informazioni di carattere sanitario-assistenziale ad integrazione di quelle ottenute attraverso la documentazione precedentemente acquisita. L’incontro rappresenta l’occasione per comprendere le abitudini di vita, le preferenze nel mangiare e gli interessi mantenuti, al fine di predisporre al meglio l’intervento assistenziale, sin dal momento dell’accoglienza. Le informazioni di carattere sanitario sono, in genere, acquisite da relazioni redatte da medici di medicina generale, specialisti, medici ospedalieri, operatori socio-sanitari di strutture di ricovero o servizi domiciliari. L’incontro preliminare rappresenta un’utile occasione per illustrare il funzionamento della RSA, le attività che in essa si svolgono e per creare il presupposto per una futura fattiva e reciproca collaborazione. Annualmente ed ad ogni variazione sostanziale delle condizioni cliniche viene organizzato un incontro con i parenti in cui viene condivisa l’azione assistenziale e riabilitativa condotta sull’Ospite.


Presa in carico
All’accoglienza, inteso come atto iniziale di acquisizione di elementi informativi segue un’azione progettuale di carattere sanitario-assistenziale e riabilitativo. I professionisti coinvolti afferiscono alla sfera medico-infermieristica, riabilitativa, educativa ed assistenziale. Il lavoro d’équipe che ne deriva produce piani assistenziali individualizzati che rappresentano le linee guida dell’azione di cura quotidiana.
La RSA, allo scopo di tutelare e garantire la qualità del servizio ed il benessere di tutti gli Ospiti, prevede un periodo d’osservazione di un mese per valutare la compatibilità tra le esigenze dell’Ospite e le caratteristiche organizzative generali della struttura. In caso di evidenza di incompatibilità, la Direzione si riserva il diritto della dimissione immediata.
La Direzione può decidere di assegnare all’Ospite una camera diversa da quella iniziale. Per le persone in condizioni di fragilità dovuta a carenze cognitivo-intellettive, la Direzione richiede la nomina di un Amministratore di Sostegno o di un Tutore nei modi definiti dalla legge. A queste figure sarà delegata la funzione di condivisione del piano assistenziale con l’équipe socio-sanitaria.


Altre informazioni per l'ammissione
E’ opportuno che L’Ospite consegni all’atto dell’ingresso i seguenti documenti:
carta d’identità;
codice fiscale;
tessera sanitaria e di esenzione ticket;
documentazione sanitaria (lettere di dimissione, prescrizioni farmacologiche e certificazioni mediche, referti di esami, ecc.). Si consiglia, inoltre, di portare in struttura eventuali ausili in dotazione, farmaci attualmente assunti ed un corredo consono alla stagione. Per quanto concerne oggetti di valore e denaro, è attivo presso la segreteria il servizio di custodia. Si precisa, in tal senso, che l’amministrazione declina ogni responsabilità sullo smarrimento o furto di oggetti di valore custoditi nelle camere di degenza. Capi di vestiario, ausili-protesi ed effetti personali di uso quotidiano dal Cliente, non depositati presso la segreteria della RSA, non sono oggetto di custodia e responsabilità dell’Ente.


Dimissioni
Le dimissioni possono essere richieste in qualsiasi momento dall’interessato che dovrà farne domanda scritta; l’Ente accerterà che il parente/referente sia stato informato. Nel caso in cui non vi sia una piena espressione e consapevolezza da parte dell’anziano, sarà richiesto l’assenso scritto del parente/referente. Le dimissioni eventualmente richieste dal medico per gravissimi motivi sanitari o di incompatibilità dovranno comunque essere discusse e concordate con il parente/referente.

Continuità assistenziale
La continuità assistenziale può essere definita come la garanzia nel passaggio di presa in carico di un Ospite in trattamento sanitario-assistenziale, tale da offrire costanza e linearità nell’erogazione di prestazioni e servizi. È quindi un processo dove, individuati i bisogni dell’Ospite, viene prestata una assistenza continuativa da un livello di cura ad un altro, sia esso residenziale, ospedaliero, domiciliare o altra realtà. I protagonisti di tali settori operativi sono chiamati ad interagire trasferendosi informazioni e, all’occorrenza, materiali od attrezzature, in modo particolare nelle fasi di passaggio dell’Ospite (ricoveri ospedalieri, trasferimento ad altre strutture, rientro al domicilio), con il precipuo scopo di evitare interruzioni che potrebbero rivelarsi negative al processo di cura e riabilitazione. Strumento informativo privilegiato di comunicazione della RSA con le unità di cura ospedaliere è rappresentato dall’estratto della cartella clinica in cui sono contenute le indicazioni anamnestiche, le terapie in atto, i referti di esami ematochimici e strumentali e le modalità di conduzione clinica. A ciò si aggiungono eventuali documentazioni sanitarie personali utili allo svolgimento del processo diagnostico-curativo successivo. Il rientro dell’Ospite in RSA dopo un periodo di ricovero impone invece, ai fini della continuità, l’acquisizione della lettera di dimissione, oltre che di una riserva di farmaci necessaria per la gestione terapeutica delle prime 72 ore. La concomitante necessità di apparecchiature o strumentazioni non incluse nella dotazione obbligatoria della RSA impone la prescrizione preventiva da parte del medico specialista e la consegna alla RSA della stessa, antecedentemente la dimissione dell’Utente. Infine, la condizione di dimissione dell’Ospite dalla RSA con rientro al proprio domicilio è accompagnata dalla stesura, da parte del medico di struttura, della lettera di dimissione con specificati la condizione clinico-assistenziale del momento ed i principali passaggi diagnostico-terapeutici condotti durante il ricovero. A ciò si può aggiungere la copia della cartella clinica, previa richiesta scritta da parte dell’Ospite o di suo rappresentante. La Direzione della RSA si impegna, in tal senso, a consegnare copia del documento entro il termine massimo di 10 giorni lavorativi dalla presentazione della richiesta.
 
 
Il Giornalino
 
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